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Le prime foto per l’ASI

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Ieri mattina mi sono deciso a scattare le prime foto da allegare alla domanda per il rilascio del certificato di rilevanza storica e collezionistica all’ASI. E’ stata una bellissima occasione per dare una pulita all’esterno con dell’acqua e semplice sapone, una sciacquata e asciugatura classica. E il piacere poi si è esteso alla messa in moto e ai piccoli spostamenti all’interno della corte privata per mettere in posa la bellezza.

A parte la difficoltà iniziale nella messa in moto, la cosa che mi ha lasciato piacevolmente sorpreso è che a motore caldo, per rimettere in moto la Taunus, basta girare la chiave, senza toccare l’acceleratore. Insomma se si tiene conto che non ho ancora messo mani al motore e che non canta da più di quindici anni…

Ed ecco le prime foto della signora che sono andate a finire nella domanda:

 

Vista laterale sinistra

Vista laterale destra

Vista anteriore

Vista posteriore

Ruota 165 SR 13

Particolare della misura pneumatico

Vano motore lato destro

Vano motore lato sinistro

Punzonatura sul telaio

Targhetta vano motore

Numero telaio sul motore

Vetro in lavorazione parte 2

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Il problema più grosso è rimuovere i residui di colla utilizzata dalla Ford rimasti sui due fregi e sui tre punti d’attacco. Ho provato con la benzina come mi è stato suggerito da molti, ma anche lasciando in ammollo per una notte il pezzo la colla è rimasta dura come un sasso.

Oggi ho fatto un salto ad una delle ferramenta più fornite della zona e, mostrato uno dei due fregi, mi ha detto che la colla utilizzata è a “due componenti” che non so bene cosa voglia dire e che non c’è solvente adatto per la rimozione. L’unica alternativa proposta è la carta vetra.

Tornato a casa sconsolato, dato che sapevo già che togliere quella colla con la carta vetra sarebbe stato un opera ciclopica, mia moglie ha avuto l’intuizione giusta: perché non usare il Dremel?

Il dremel con la punta ormai consumata e parte del fregio da pulire

Il Dremel è una specie di trapano senza manico ad alta rotazione. Così, preso il Dremel ho iniziato a fare varie prove e l’unico accessorio che si è dimostrato davvero in grado di sgretolare la colla è la pietra.

La punta del dremel con la pietra capace di sgretolare la colla (e se stessa)

L’unico inconveniente è che la pietra si consuma velocemente e praticamente ne viene consumata una ogni 2-3 centimetri di superficie pulita.

Il fregio in acciaio con una parte pulita (a sinistra) e l'altra con ancora la colla

In ogni caso conto domani di comprare la colla per vetro, di pulire i punti di attacco e di attaccare il cristallo: così la macchina torna ad essere chiusa e per i fregi ci sarà tempo per recuperare altre “pietre” per il Dremel.

Bene, son contento…

Vetro in lavorazione

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Qualche giorno fa, ho iniziato a ripulire dai vetri l’interno della Taunus e una volta che ho preso in mano il cristallo in sostituzione e lo avvicinato alla macchina la triste scoperta: il vetro è sì per la Taunus TC 1 Saloon 2 doors ma per le versioni senza apertura a compasso!

Osservando il vetro mi rendo conto che cambia completamente la guarnizione a corredo e le cornici d’acciaio. Così ho passato i giorni successivi con il dilemma se rimuovere guarnizione e cromature in modo da sfruttare solo il vetro o se rinunciare all’apertura a compasso e “attaccare” il vetro così com’è.

Questa mattina sono riuscito a dedicare un po’ di tempo alla mia Taunus ed ho preso la decisione: rimuovere le guarnizioni dal cristallo e ripristinare tutto nella massima originalità. Così, dopo aver ripulito dai vetri la macchina ho iniziato a smontare il vetro e devo dire che la rimozione della guarnizione e delle cornici è stato facilissimo dato che non sono incollate ma solo “incastrate”. Così ho dovuto solo ripulire il cristallo dallo stucco che c’era e questo è il risultato:

Poi son passato a ripulire le vecchie cornici cromate dal vetro in frantumi e quest’operazione si è rivelata assai più particolare: sia per la durezza della colla che per l’accuratezza necessaria per evitare di sciupare la cornice stessa.

Adesso mi è rimasto da togliere la colla che è dura come la pietra ed ho iniziato a fare qualche ricerca su internet per vedere come fare…

Nel mentre Roberto dovrebbe recuperarmi la colla usata dai carrozzieri per fissare i vetri alle strutture metalliche…

Tragedia!

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Quest’oggi tirava vento e tornato a casa all’ora di pranzo trovo la mia Taunus senza il telo di copertura. Entro in casa, nn saluto alla moglie e, approfittando dei figli dormienti e del pranzo non ancora pronto, vado a rimettere il telo alla Ford.

Inizio da un lato, quello passeggero, mi sposto sul lato autista con il vento che certo non aiutava l’operazione e… disastro: il vetro posteriore lato autista, quello con l’apertura a compasso per intenderci, in frantumi.

Rimango immobilizzato a fissare le miriadi di schegge di vetro sparsi sul divanetto posteriore e i pochi fuori, per terra, vicino la ruota posteriore. Parte del “montante” cromato del vetro caduto all’interno, sempre sul divanetto.

Perché? E poi, come è successo? Rimango fermo ancora a fissare l’accaduto senza riuscire a darmi una risposta. Forse l’escursione termica? Ma come è possibile, poi coperta da un telone… la botta di qualcuno? Dopo poco ragionare arriva il dispiacere… la mia Taunus, così bella e indenne dopo 39 anni di carriera, in mano mia, con un cristallo in frantumi dopo nemmeno tre settimane!

Adesso occorre trovare il ricambio quanto prima. Adesso occorre chiudere la Taunus alla buona dato che questo pomeriggio partirò per la Sardegna per una settimana. Certo proprio oggi. Rimedio una busta di plastica e scotch da imbianchini (per non sciupare la carrozzeria) e chiudo l’apertura.

Rimetto il telo e… giornata rovinata nonostante la partenza per le ferie imminente.

Manuali in francese in stile Haynes

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Con oggi ho completato, penso, la raccolta degli unici due titoli tecnici dedicati alla Taunus TC 1. Si tratta di due manuali, in stile Haynes, della Revue Technique dedicati alla carrozzeria e alla parte elettrica meccanica.

Quello dedicato alla parte meccanica elettrica è il numero 73 della collana L’expert automobile, edito nel Gennaio del 1972 e in copertina mostra una bellissima berlina due porte in allestimento GXL.

Mentre il numero dedicato alla carrozzeria è di Luglio Agosto Settembre 1972 n. 39 della collana Revue Tecnique – carrosserie.

I due volumi si trovano con molta facilità su eBay e il costo è irrisorio: nel mio caso mi son costati euro 9 quello della carrozzeria e euro 10 l’altro… spese di spedizione comprese!

Sull’utilità non saprei dire dato che ho solo dato una spulciata veloce ma sicuramente possono aiutare nel mettere mani nelle nostre Taunus. Adesso devo valutare se togliere la rilegatura e acquisirli con lo scanner così da poterli offrire ad altri pazzi per la Taunus o se lasciarli integri… mi spiace rovinarli: sono in ottime condizioni. Quasi quasi prendo dei doppioni da utilizzare a questo scopo su eBay…

I

Dall’Argentina con amore

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Questo pomeriggio ho pubblicato le foto della mia Taunus su Flickr e con sorpresa, tornato a casa, ho trovato dei commenti.

Sono andato subito a vedere chi avesse commentato aspettandomi qualcuno del Capri Club Italia e invece l’autore è un certo Alejandro (Ale06 su Flickr) che possiede ben 3 Taunus: una TC1, una TC3 e una 17M e fa parte del Club Taunus Argentina!

Tra le foto che ha pubblicato ne ho trovate alcune curiose:

A questa Ford Taunus hanno raddoppiato i fari posteriori: fa molto Mustang o è una mia impressione?

Qui si sfiora la pazzia: un sedere di Taunus da usarsi come carrellino. Non è la prima volta che vedo soluzioni del genere…

Da proporre un gemellaggio tra il Club Taunus Argentina e il Taunus Devil Drivers

La Taunus è a casa!

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Questa mattina, qualche minuto alle 7, Roberto già mi aspettava all’interno della sua Fiat Campagnola. Salgo a bordo e l’avventura inizia: i kilometri scorrono veloci tra la voglia di arrivare e chiacchiere sulle auto d’epoca e gare di regolarità. A farci compagnia il fragore del 2.5 diesel aspirato, la trasmissione rumorosa e i pneumatici tassellati.

Arriviamo a Grosseto praticamente in orario: alle 9:15 eravamo davanti il garage in attesa della signora Franca.

Le porte si aprono e la Taunus appare bella come l’avevo lasciata. Roberto inizia a guardarla, lo sento biasciare qualcosa ma non capisco. Poi mi dice: scarichiamo il compressore che gonfiamo le gomme. Mentre era alle prese con il manometro mi sussurra “ma questa macchina è nuova! Io nuova così non ne ho mai viste!” approfittando di un attimo di distrazione della signora Franca. E a me non può che fare piacere.

Agganciamo la Taunus tramite una catena alla Campagnola e lentamente, con me al controllo del volante, la signora esce fuori dal suo sarcofago dopo circa 15 anni di riposo.

Temevo di trovare qualche freno bloccato e invece tutto è filato liscio: la Taunus scorre perfettamente. Portata alla luce mi riguardo gli interni: davvero messa bene, anche se non so se quelle foderine nascondino qualche magagna o se son state messe dall’ex proprietario per scrupolo eccessivo.

Tutto procede tranquillo, dopo un’altro giro turistico insieme a Roberto
per rivedere quanto è messa bene questa Taunus, la allineiamo al carrello e iniziamo la procedura di carico.

Ecco la signora che è salita in carrozza. La ancoriamo saldamente al carrello e si riparte per pisa.

Durante il viaggio di ritorno Roberto continua a lodare il buon’acquisto e, già in brodo di giuggiole, mi prendo la prima soddisfazione. Ci fermiamo al primo autogrill, parcheggiamo la Campagnola con il suo prezioso carico e ci avviamo verso il bar. Prima di entrare un signore ci ferma e chiede: “è una Taunus?” e noi “sì” ed aggiungo fiero “una Taunus del 72 berlina due porte”. Il signore: “è bellissima, complimenti, pare nuova… vederne così è davvero raro. Ma è vostra o l’avete acquistata”. Ed io che mi crogiolavo “comprata, appena comprata”. Che dire, miglior battesimo non poteva averlo.

Infine un paio di video caricati su youtube: Il primo fa una panoramica della Taunus mentre il secondo, di pochi secondi, voleva far vedere le gomme praticamente nuove e i passaruota intonsi ma il video non ha reso l’idea.

Adesso la signora è nel mio parcheggio in attesa di una bella passata con acqua e spugna per vedere se davvero non nasconda qualche magagna.. ma son fiducioso!

Per chi vuole approfondire altre foto su http://www.flickr.com/photos/lenniebris … 046303226/

Ci siamo!

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Fiat CampagnolaDomani mattina alle 6:45 andrò a casa di Roberto, che poi abita difronte, e da lì partiremo per Grosseto con il suo potente mezzo: una Fiat Campagnola, ovviamente d’epoca anche lei. E dietro il carrello che avrà l’onore e l’onere di trasportare la mia Taunus.

Ho preparato in doppia copia la ricevuta a saldo e la “solleva” con la quale libero da ogni responsabilità la signora Franca da qualunque danno possa sorgere dalla Taunus dal momento in cui me la porterò via.

Il mio fido iPhone sarà la mia fotocamera. Spero di immortalare il momento anche se, immagino già, sarò così impegnato a caricare la macchina che non penserò alle foto o ad eventuali filmati.

Che dire, un pochino emozionato…

E adesso a nanna che domani c’è la sveglia prestissimo!

Ormai ci siamo…

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Meno di 12 ore per chiamare Valfredo e sentire come è andata: o la Taunus è venduta o toccherà a me. Sempre che il tipo non faccia il furbo e m’inventi qualche altra storia. Se così fosse, basta. Pazienza ma è inutile farsi prendere in giro.

Sono abbastanza fiducioso perché penso non sia facile di questi tempi trovare qualcuno che legge l’annuncio, si faccia “prendere” per telefono e nell’arco della settimana vada a Grosseto a vedere quest’auto favolosa e, vedendola senza targhe, lasci 1.000,00 euro così, al volo. Poi tutto può essere… vediamo, ormai il domani è arrivato.

Una settimana di attesa

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In questi giorni, se non mesi, ho utilizzato il forum del Ford Capri Club Italia come diario di questa che potrebbe diventare una nuova avventura… Ma questo Venerdì mi sono chiuso in silenzio stampa: alcuni commenti non mi piacevano, l’annuncio che avevo visto su subito.it era stato individuato e con la frase sibillina:

Appuntamento fissato per Giovedì prossimo. Adesso non resta che aspettare! Lennie si chiude in silenzio stampa fino a tal data. :| 88) 88) 88)

Ho cercato, e spero, di aver dato da intendere che c’è da aspettare Giovedì per definire la cosa così da evitare che qualche fordista o aspirante tale si mettesse in mezzo soffiandomi la Taunus.

La realtà è ben diversa: con la telefonata di Martedì Valfredo ha provato ad alzare il tiro raccontandomi che è stato alla Ford Sbrana di Pisa per una valutazione e che la Taunus che ha messo in vendita al miglior offerente vale circa 2.000,00 euro. A tale valutazione ho risposto che Ruote Classiche, che dovrebbe valere qualcosina in più del signor Sbrana, è di 1.000 euro per una vettura in stupende condizioni come la sua, marciante e su strada, due piccoli particolari mancanti e non proprio trascurabili.

Quando ci siamo risentiti, questo Giovedì mattina, per fissare dove vederci per le trattative Valfredo ci ha riprovato. Dice che ha rimesso l’annuncio su Subito e su Autoscout24 (ma qui io non l’ho trovato) e ha ricevuto una caterba di telefonate di persone che offrivano 1.000, 1.500, 2.000 euro per la sua stupenda Taunus senza nemmeno vederla. Al che ho dato da intendere di vendere pure la sua Taunus a 2.000 euro e che il suo comportamento nei miei confronti non è stato proprio dei più corretti. Se ne è risentito ma a me giravano e mi interessava il giusto: d’altronde sapeva la mia offerta di partenza, 300,00 euro, mi fa andare due volte a Grosseto di cui una di questa a vuoto, richiamo per chiedere di incontrarci e mi racconta della Ford, richiamo per avere conferma dell’appuntamento ed ora mi dice che gli offrono il mondo… lui, giustamente mi chiede che dovrebbe fare davanti queste offerte. Dopo una discussione dove io recriminavo la mia precedenza nelle trattative e la facilità di fare offerte così stravaganti, senza vedere un’auto e senza calcolare i costi di rimessa in strada l’accordo è preso: o lui vende la macchina entro questo Giovedì o questo Giovedì me l’aggiudicherò io per 500,00 euro.

Sento il rischio ma mi sento anche abbastanza fiducioso: una settimana passa veloce e trovare uno che offra una cifra così alta per un’auto che non è così tanto valutata, di questi tempi poi, immagino sia impresa non facile. Ma non si può mai dire… e il problema sarà, nel caso si ponga, dove recuperare questi soldini…