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Vetro trovato ma a che prezzo!

Stato

Sul thread che ho aperto sul forum del Capri Club Italia mi segnalano un’asta su eBay con il vetro posteriore sinistro per la mia Taunus. Asta cristallo FordOldiParts Il banditore è FordOldiParts che smercia molti pezzi di ricambio per Ford d’annata e che sicuramente potrà essere preso come punto di riferimento in caso di necessità… ma che prezzi. Per il vetro chiede la bellezza di 169,00 euro oltre a 20,00 euro di spese di spedizione! Mi sembra un approfittio. Ho provveduto a proporre 69,00 euro oltre le spese di spedizione ma il crucco ha fatto scadere l’inserzione senza darmi risposta e ha rimesso in asta il cristallo. Io, prontamente, ho rimesso la mia offerta: 69,00 euro oltre spese di spedizione. Come andrà a finire?

Aggiornamento del 17 Agosto

FordOldiParts ha risposto alla mia seconda offerta con una controproposta: 79,00 euro oltre le spese di spedizione. Beh, adesso è ad un prezzo più “terreno” anche se per me oggettivamente è sempre alto. Adesso sento l’altro canale, il Vanarelli, ancora avesse trovato in questi giorni qualcos’altro e poi procedo con l’acquisto!

Aggiornamento del 18 Agosto

Vetro acquistato. Adesso si procede al pagamento e speriamo nell’imballaggio!!!

Aggiornamento del 25 Agosto

A sorpresa, al rientro in azienda, ho trovato un “paccone” consegnato ieri: è il cristallo tanto atteso. FordOldiParts non è stato fulmine nel rispondere alle mie mail e nella spedizione ma i tempi di viaggio sono stati davvero celerissimi. Aperto il pacco, il cristallo si presenta perfetto anche se le guarnizioni appaiono un po’ usurate. Ottimo l’imballaggio che ha utilizzato: dei cristalli con del PVC all’interno che prendono la forma del contenuto…

Adesso devo informarmi sul come “incollare” il vetro alle cerniere e al dispositivo di apertura…

La prova della Ford Taunus del ’74

Video

Grazie a “Taunus o niente”, uno dei componenti del forum del Capri Club Italia, ho scoperto questa video prova del ’74 della Ford Taunus TC1:

Nel video il modello provato è quello del ’76 che differisce dalla TC1 originale solo per ritocchi estetici, tra i quali i più evidenti sono la mascherina meno cromata e un cruscotto più vicino allo stile degli anni 80 e, secondo me, più anonimo. Per avere i dettagli sulle differenze visitate l’ottimo Taunus.XL.

Il video è in lingua tedesca ma la visione consente di immaginare cosa il commentatore stia dicendo. Se poi avete la fortuna di comprendere il tedesco, meglio per voi!

La passione e la solidarietà

Standard

Già da tempo ho avuto il piacere di incrociare Alejandro Angrigiani, argentino, durante le navigazioni internet con meta la Ford Taunus. Pubblicando entrambi su Flickr le foto di queste auto e “controllandoci” a vicenda Alejandro è venuto a sapere della rottura del cristallo.

Dopo aver inserito commento di “cordolio” alla foto, Alejandro mi ha scritto una bellissima mail in cui diceva che se avesse avuto lui quel pezzo di ricambio me l’avrebbe spedito (dall’Argentina!) e mi consigliava di contattare i tipi di oldcars.de dai quali lui è riuscito a recuperare anche pezzi insperati!

La cosa mi ha fatto davvero immensamente piacere.

Ho contattato uno dei tanti dello staff di oldcars.de e, grazie alla mia fortuna, ho scelto proprio quello che è in ferie fino a fine mese! Raccontando la cosa, Alejandro mi ha subito risposto consigliandomi di contattare direttamente un altro componente dello staff e di presentarmi come suo amico. Passione e solidarietà!

E così ho fatto, ma oggi è Domenica e chissà quando arriverà la prima risposta…

Alejandro Angrigiani è il presidente del Club Taunus Argentina

Le foto di Alejandro sono visibili su Flickr.

Le mie foto sulla Ford Taunus sono visibili su Flickr.

Tragedia!

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Quest’oggi tirava vento e tornato a casa all’ora di pranzo trovo la mia Taunus senza il telo di copertura. Entro in casa, nn saluto alla moglie e, approfittando dei figli dormienti e del pranzo non ancora pronto, vado a rimettere il telo alla Ford.

Inizio da un lato, quello passeggero, mi sposto sul lato autista con il vento che certo non aiutava l’operazione e… disastro: il vetro posteriore lato autista, quello con l’apertura a compasso per intenderci, in frantumi.

Rimango immobilizzato a fissare le miriadi di schegge di vetro sparsi sul divanetto posteriore e i pochi fuori, per terra, vicino la ruota posteriore. Parte del “montante” cromato del vetro caduto all’interno, sempre sul divanetto.

Perché? E poi, come è successo? Rimango fermo ancora a fissare l’accaduto senza riuscire a darmi una risposta. Forse l’escursione termica? Ma come è possibile, poi coperta da un telone… la botta di qualcuno? Dopo poco ragionare arriva il dispiacere… la mia Taunus, così bella e indenne dopo 39 anni di carriera, in mano mia, con un cristallo in frantumi dopo nemmeno tre settimane!

Adesso occorre trovare il ricambio quanto prima. Adesso occorre chiudere la Taunus alla buona dato che questo pomeriggio partirò per la Sardegna per una settimana. Certo proprio oggi. Rimedio una busta di plastica e scotch da imbianchini (per non sciupare la carrozzeria) e chiudo l’apertura.

Rimetto il telo e… giornata rovinata nonostante la partenza per le ferie imminente.

Manuali in francese in stile Haynes

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Con oggi ho completato, penso, la raccolta degli unici due titoli tecnici dedicati alla Taunus TC 1. Si tratta di due manuali, in stile Haynes, della Revue Technique dedicati alla carrozzeria e alla parte elettrica meccanica.

Quello dedicato alla parte meccanica elettrica è il numero 73 della collana L’expert automobile, edito nel Gennaio del 1972 e in copertina mostra una bellissima berlina due porte in allestimento GXL.

Mentre il numero dedicato alla carrozzeria è di Luglio Agosto Settembre 1972 n. 39 della collana Revue Tecnique – carrosserie.

I due volumi si trovano con molta facilità su eBay e il costo è irrisorio: nel mio caso mi son costati euro 9 quello della carrozzeria e euro 10 l’altro… spese di spedizione comprese!

Sull’utilità non saprei dire dato che ho solo dato una spulciata veloce ma sicuramente possono aiutare nel mettere mani nelle nostre Taunus. Adesso devo valutare se togliere la rilegatura e acquisirli con lo scanner così da poterli offrire ad altri pazzi per la Taunus o se lasciarli integri… mi spiace rovinarli: sono in ottime condizioni. Quasi quasi prendo dei doppioni da utilizzare a questo scopo su eBay…

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Duplicato chiavi (aggiornato)

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Alla fine non è stato difficile: alla seconda ferramenta ho fatto cinquina ma non tombola. Alla Ferramenta Nesti di Pontedera sono riuscito a fare il duplicato della chiave porte-quadro ma non quella del tappo del serbatoio benzina: costo operazione 3,50 euro.

La persona che mi ha servito è tornato con il duplicato e mi ha detto con un sorrisetto: “è da una vita che non vedevo chiavi così…”, “lo credo” ho pensato io.

La chiave originale (blu) e il suo duplicato (rosa). Adesso manca quella del tappo serbatoio benzina.

Tornato a casa, scambiando due chiacchiere con un vicino di casa, questi mi ha parlato di una fantomatica ferramenta-agraria a Ghezzano, vicino Pisa, che pare abbia una valanga di chiavi dispoibili: proverò anche lì, ma inizio a temere che ci vorrà un tappo nuovo per la mia Taunus.

Aggiornamento del 24 Settembre 2011

Per una settimana circa ho pensato di aver perso le chiavi originali (quadro e serbatoio) della mia Taunus. In realtà erano state dimenticate in un pantaloncino… e quindi son state ritrovate.

La paura di riperderle mi ha spinto questa mattina a tornare alla solita ferramenta per fare un’altra copia della chiave del quadro. Trovando altre persone al banco, tra cui una bella signora, ho provato a chiedere se era possibile effettuare anche la copia della chiave per il tappo serbatoio.

Al contrario della volta precedente dove mi era stato detto che non era possibile, la signora ha iniziato a cercare su una parete piena zeppa di chiavi quella che faceva per me: ha faticato non poco ma alla fine, con mia sorpresa, l’ha trovata. L’altro signore al banco ha provveduto all’incisione che ha dato per difficile: è vero la chiave è minuscola e rischiava di muoversi ma lui ha fatto un bel lavoro e adesso ho finalmente una copia funzionante della chiave per il tappo serbatoio. Sicuramente ripasserò per farmene una terza…

Mi son risparmiato un tappo nuovo (io adoro il conservato) e se avete necessità di fare duplicati di questo tipo e siete in zona sapete dove andare!

Ferramenta Nesti
Via G. Pascoli, 21
Pontedera (PI)

Tel: 0587/292617
Fax: 0587/291954
e-mail: info@nestisrl.com

Dopo 15 anni nuovamente in moto!

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Questo pomeriggio, armato di tanica da 5 litri di V-Power, imbuto, bacinella e chiave del 20, mi sono presentato dalla signora con l’intenzione di mettere in moto il suo motore. La notte ha portato consiglio e la mancata partenza del 28 Giugno era per assenza di benzina. O meglio, questa era la mia speranza.

Ieri avevo provato a tirar su quel poco di benzina che poteva esserci nel serbatoio con un tubo ma non ci sono riuscito. Ed estraendo il tubo, questo risultava praticamente asciutto. Pensavo quindi che davvero nel serbatoio non ci fosse davvero nemmeno una goccia.

Sul forum, nel thread che è diventato il mio secondo diario, Zingaro mi suggerisce, con una chiave del 17, di svuotare completamente il serbatoio. L’idea mi piace: tolgo tutto il vecchio così da far arrivare al carburatore solo benzina genuina v-Power…

Per questo arrivo alla mia Taunus armato anche della chiave del 17.

Tolgo il tappo della benzina, mi sdraio accanto a lei, e individuo subito il bullone da svitare. Ci metto una bacinella sotto pronta a raccogliere quel poco che potrà uscire dal serbatoio.

Prendo la chiave e… il dado non è da 17 ma del 19! Così recupero la chiave del 19 e inizio a svitare.

La benzina cade copiosa e abbondante… altro che serbatoio vuoto! Alla fine dell’operazione riempirò due bacinelle!

Vedendo tutta quella benzina uscita dal serbatoio iniziavo a temere che allora fosse il filtro della benzina ostruito, o peggio, qualcos’altro. Ma non mi perdo d’animo.

Ecco il dado e la chiave del 19 necessaria per l'operazione.

Chiudo il serbatoio serrandolo a sufficienza, brendo la tanica di v-Power e verso il carburante che noto in questi 15 anni ha cambiato colore: da un rosso a verde.

Chiudo il tappo del serbatoio e a questo punto coraggio!

Salgo in macchina, inserisco la chiave, la giro, solite spie accese, continuo a girare la chiave e il motorino da avviamento inizia il suo lavoro durante il quale sento il primo scoppiettio. Mi fermo, attendo qualche secondo e rigiro la chiave. Il motore, trascinato inizia a prendere velocità: significa che almeno uno dei pistoni inizia a spingere. Non mi fermo e tengo ancora la chiave girata. Altri pistoni si uniscono al primo, gira, gira, gira… è in moto!!! Accelero e tengo su di giri, ma non troppo, la Taunus. Lascio l’acceleratore per tastare il minimo: irregolare, sta per rispegnersi. Pompo in po’ l’acceleratore e il motore riprende e sale di giri. Funziona!!!! Funziona!!!

Gira regolare e dopo un po’ riesce anche a tenere il minimo, con qualche borbottio, ma lo tiene: cosa volete che sia, dopo 15 anni le sarà pure permesso qualcosa!

Preso dall’entusiasmo azzardo: ingrano la prima e inizio a fare i primi metri… all’interno del parcheggio condominiale. Che effetto strano, vuoi forse gli ammortizzatori scarichi, vuoi la portaerei che è la Taunus, la vedo e sento dondolare come sterzo e mi muovo a tratti. Mi avvicino al cancello, inizio a frenare e… non frena. Il pedale duro e nessun rallentamento.

Attimo di panico: tiro il freno a mano e la macchina si ferma. Sospiro di sollievo: temevo già di strusciarla sul muretto. Provo a ripartire ma mi accorgo di avere i freni bloccati. Non troppo ma sicuramente bloccati. Piano piano rimetto la marcia indietro e riporto la Taunus al suo posto. Adesso la prossima frontiera sono i freni ma che dire, l’entusiasmo di averla sentita ronzare così regolare mi fa ben sperare su tutto!

Primi borbottii

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Ieri ho azzardato ad acquistare una batteria da OBI recuperando amperaggio e voltaggio dai cartellini messi a disposizione dalla Bosch. Ovviamente, tornato a casa, aperto il cofano della Taunus mi accorgo immediatamente di aver sbagliato la polarità… pazienza.

E’ buffo ma non ho fretta. Nei pochi frammenti di tempo libero che mi capitano non scalpito di vedere su strada questa bellissima Taunus anche se il desiderio c’è.

Oggi, di ritorno da lavoro, mi fermo da Obi e la sostituisco con quella giusta.

Arrivo a casa e, stranamente, trovo il tempo di montarla subito. Ad operazione conclusa mi siedo al posto di guida. Noto la luce di cortesia accesa e la radio attira la mia attenzione: è illuminata e il volume è a zero. Noto anche la lancetta dei secondi dell’orologio: ferma. Peccato per quest’ultima.

 

 

Vado a vanti. Infilo la chiave e la giro: sul quadro si accendono due led, scusate, due luci: una arancione e l’altra rossa. Immagino siano spia riserva benzina e alternatore. Cerco lo starter. Non lo trovo. Dannazione dove hanno messo lo starter? Certo che se avessi avuto il manuale di istruzioni… gioco con i pulsanti, accendo i fari, aziono i tergicristalli, ma niente starter. Pazienza.

Respiro e giro ancora la chiave. Il motorino di avviamento inizia il suo lavoro ma il motore stenta. Smetto di insistere. Attendo qualche secondo. Rigiro la chiave e ancora la stessa storia: il motorino d’avviamento gira ma il motore dorme. Pompo l’acceleratore nel tentativo di fare arrivare benzina al carburatore. Niente. Altra pausa. Rigiro la chiave: questa volta arriva il primo scoppio che mi mette speranza. Spengo e attendo qualche secondo ancora. Rigiro la chiave e questa volta il motore si avvia. Sornione. Tento con la massima sensibilità, come se avessi un uovo tra il mio piede e l’acceleratore, di tenere acceso il motore ma non ce la fa. La bella storia dura solo qualche secondo. Pazienza, già averlo sentito mi ha rincuorato. Attendo quache secondo e riprovo a girare la chiave ma questa volta sento solo il motorino di avviamento… il 1.3 non risponde: muto come non mai.

Smetto di stressare la batteria. Smetto di stressare la Taunus.

Quel mutismo del motore, all’inizio, mi aveva preoccupato. Ho sempre paura di fare danno… la vedo così delicata nella sua vecchiaia.

Ma ragionando, due possono essere le cause di questo mutismo: la prima, nel serbatoio non c’è benzina, cosa assai probabile. La seconda, in 15 anni di fermo, quello che è rimasto sul fondo del serbatoio sarà andato ad intasare il filtro della benzina…

Domani è un nuovo giorno.

Dall’Argentina con amore

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Questo pomeriggio ho pubblicato le foto della mia Taunus su Flickr e con sorpresa, tornato a casa, ho trovato dei commenti.

Sono andato subito a vedere chi avesse commentato aspettandomi qualcuno del Capri Club Italia e invece l’autore è un certo Alejandro (Ale06 su Flickr) che possiede ben 3 Taunus: una TC1, una TC3 e una 17M e fa parte del Club Taunus Argentina!

Tra le foto che ha pubblicato ne ho trovate alcune curiose:

A questa Ford Taunus hanno raddoppiato i fari posteriori: fa molto Mustang o è una mia impressione?

Qui si sfiora la pazzia: un sedere di Taunus da usarsi come carrellino. Non è la prima volta che vedo soluzioni del genere…

Da proporre un gemellaggio tra il Club Taunus Argentina e il Taunus Devil Drivers

La Taunus è a casa!

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Questa mattina, qualche minuto alle 7, Roberto già mi aspettava all’interno della sua Fiat Campagnola. Salgo a bordo e l’avventura inizia: i kilometri scorrono veloci tra la voglia di arrivare e chiacchiere sulle auto d’epoca e gare di regolarità. A farci compagnia il fragore del 2.5 diesel aspirato, la trasmissione rumorosa e i pneumatici tassellati.

Arriviamo a Grosseto praticamente in orario: alle 9:15 eravamo davanti il garage in attesa della signora Franca.

Le porte si aprono e la Taunus appare bella come l’avevo lasciata. Roberto inizia a guardarla, lo sento biasciare qualcosa ma non capisco. Poi mi dice: scarichiamo il compressore che gonfiamo le gomme. Mentre era alle prese con il manometro mi sussurra “ma questa macchina è nuova! Io nuova così non ne ho mai viste!” approfittando di un attimo di distrazione della signora Franca. E a me non può che fare piacere.

Agganciamo la Taunus tramite una catena alla Campagnola e lentamente, con me al controllo del volante, la signora esce fuori dal suo sarcofago dopo circa 15 anni di riposo.

Temevo di trovare qualche freno bloccato e invece tutto è filato liscio: la Taunus scorre perfettamente. Portata alla luce mi riguardo gli interni: davvero messa bene, anche se non so se quelle foderine nascondino qualche magagna o se son state messe dall’ex proprietario per scrupolo eccessivo.

Tutto procede tranquillo, dopo un’altro giro turistico insieme a Roberto
per rivedere quanto è messa bene questa Taunus, la allineiamo al carrello e iniziamo la procedura di carico.

Ecco la signora che è salita in carrozza. La ancoriamo saldamente al carrello e si riparte per pisa.

Durante il viaggio di ritorno Roberto continua a lodare il buon’acquisto e, già in brodo di giuggiole, mi prendo la prima soddisfazione. Ci fermiamo al primo autogrill, parcheggiamo la Campagnola con il suo prezioso carico e ci avviamo verso il bar. Prima di entrare un signore ci ferma e chiede: “è una Taunus?” e noi “sì” ed aggiungo fiero “una Taunus del 72 berlina due porte”. Il signore: “è bellissima, complimenti, pare nuova… vederne così è davvero raro. Ma è vostra o l’avete acquistata”. Ed io che mi crogiolavo “comprata, appena comprata”. Che dire, miglior battesimo non poteva averlo.

Infine un paio di video caricati su youtube: Il primo fa una panoramica della Taunus mentre il secondo, di pochi secondi, voleva far vedere le gomme praticamente nuove e i passaruota intonsi ma il video non ha reso l’idea.

Adesso la signora è nel mio parcheggio in attesa di una bella passata con acqua e spugna per vedere se davvero non nasconda qualche magagna.. ma son fiducioso!

Per chi vuole approfondire altre foto su http://www.flickr.com/photos/lenniebris … 046303226/